Pablo Ayo non riconosce la bufala della base aliena sulla Luna

Ho sempre considerato il programma Mistero di Italia 1 una pura trasmissione di intrattenimento. Non mi aspetto quindi di vedere alcuna divulgazione scientifica né l'approfondimento serio di argomenti che non possono essere ancora tecnicamente spiegati. Quando mi capita di guardare il programma, i suoi protagonisti mi strappano al massimo un sorriso o una tonante risata.

Ed è proprio ciò che è capitato ieri sera duranta la settima puntata di Mistero, che non ho visto integralmente, dove tuttavia ho avuto la "fortuna" di beccare Pablo Ayo che nella rubrica UFO & ALIEN ha prodotto il meglio di sè valutando come caso recente e degno di interesse una vecchia bufala del 2012 in cui da una foto del suolo lunare emergerebbe una presunta base aliena. Qual è l'origine di quella foto e in che modo Pablo Ayo l'ha analizzata?

La clip che ci interessa commentare è disponile presso questo link di Mediaset.

La prima traccia della bufala è visibile già nella descrizione che accompagna il video e che riporto nel seguente screen:

 

Nell'evidenza viene quindi richiamata l'origine della foto che Ayo si accinge ad analizzare: sarebbe stata scattata da una sonda cinese, che Ayo nel corso dell'analisi precisa essere il rover cinese Yutu durante il recente allunaggio. Ecco, di seguito, la parte del video in cui viene mostrata la presunta struttura artificiale

 

Ayo: «Il 14 dicembre 2013 la sonda cinese Chang'e 3 è riuscita ad arrivare sulla Luna. Per esplorare meglio il suolo lunare è stato mandato un piccolo robò denominato Yutu. E' proprio per analizzare una foto scattata da questo piccolo robò che siamo stati interpellati.»

 

Ayo: «Difatti tra le varie immagini scattate dal robot cinese ne appare una che ha qualcosa di veramente incredibile. Nella zona lunare nota come Sinus Iridum è stato fotografato un oggetto che sembrerebbe addirittura un edificio. In effetti la forma e le proporzioni di questo oggetto sono molto proporzionate e lasciano veramente intendere che possa trattarsi di una costruzione artificiale. Il presunto edificio avrebbe una pianta a ferro di cavallo con due lunghe ali laterali. Ha qualcosa di sicuramente moderno ma contemporaneamente possiede una struttura che può ricordare i templi antichi o addirittura le ziggurat babilonesi.»

 

 

Curiosità: mentre redigo questo articolo mi accorgo che la descrizione fornita alla clip di Mediaset è stata modificata, come risulta dal nuovo screen dove la presunta struttura mostrerebbe un oggetto somigliante ad una Ziggurat babilonese (di male in peggio):

 

Ayo: «Possibile che la sonda Chang'e 3 abbia quindi trovato un edificio dell'antico popolo del cielo? Per noi il caso resta ancora aperto.»

 

Aver inizialmente attribuito tale foto al rover cinese Yutu è stato il primo eclatante errore commesso da Ayo, che si è fidato delle indicazioni fornite da un suo telespettatore senza ritenere di approfondire la vera origine di questa bufala che circola da almeno due anni. Era infatti già stata divulgata dal noto, inattendibile, canale YouTube di Stephen Hannard ADGUK. Eccolo (video caricato il 14 febbraio 2012), dove peraltro veniva indicata come responsabile dell'immagine la sonda spaziale cinese Chang'e 2.

 

All'epoca questo video fu oggetto di diverse discussioni su forum e blog e venne velocemente bollato come fake.

Ecco il raffronto tra l'immagine ritoccata e quella originale dove non è presente la struttura artificiale:

 

La sezione del suolo lunare montata nel video posticcio di Stephen Hannard è da sempre disponibile all'indirizzo del Lunar Orbiter Photo Gallery - Mission 3. Si tratta delle immagini raccolte dal Lunar Orbiter 3, lanciato il 5 febbraio 1967. Tra il 15 ed il 23 febbraio la sonda produsse 211 fotografie durante 54 orbite. Circa il 75% delle fotografie furono trasmesse alla Terra, quelle rimanenti andarono purtroppo perse.  Nella photogallery è disponibile il frame 3085 che è possibile visionare con una migliore risoluzione qui

 

Nel raffonto sopra proposto, la parte evidenziata in giallo è solo per mostrare un riferimento utile ad orientarsi nel frame originale, mentre quella in rosso è ovviamente l'evidenza inconfutabile che non esiste alcuna ziggurat (o ziqqurat) babilonese risultata essere un ridicolo fotomontaggio.

 

Quanto erroneamente analizzato da Pablo Ayo ormai non dovrebbe più sorprendere, visto che tale ricercatore ed ufologo si è reso spesso protagonista di molteplici gaffe soprattutto nella sua rubrica mandata in onda da Mistero, valutando come interessanti e casi ancora aperti filmati rivelatisi, molto tempo prima, dei falsi prodotti in CGI.

 

Indimenticabile resta questo video realizzato nel 2010 da Fozzillo (in collaborazione col fototecnico Paolo Bertotti) al fine di evidenziare la sequela di errori commessi da Ayo in una delle passate edizioni di Mistero. Stupefacente.