Ecco un nuovo episodio che dimostra, ancora una volta, come sia facile cadere in errori di valutazione durante un'occasionale osservazione del cielo notturno, quando non si è abituati a farlo e quando particolari condizioni atmosferiche nonché suggestive congiunzioni planetarie rischiano di generare l'ennesimo falso avvistamento UFO.
Questa volta è accaduto a Colognola ai Colli, in provincia di Verona, dove una residente è rimasta impetrita nell'osservare, verso le 4.30 del 4 novembre scorso, strane luci in direzione Vicenza così come riportato da alcuni quotidiani locali tra cui L'Arena e Verona Sera. Grazie agli autori di Astronomia Pratica, che mi hanno segnalato questa mattina il caso, si è giunti velocemente alla reale natura degli oggetti volanti non identificati che avrebbero solcato i cieli veronesi. A seguire l'approfondimento con ulteriori immagini ed analisi.
Come sopra accennato, un tweet di questa mattina dal profilo di Astronomia Pratica lasciava poco spazio all'interpretazione, rispetto a quanto pubblicato
dalla pagina di giornale allegata allo stesso commento:
Un ennesimo esempio di disinformazione. Ovviamente sono i pianeti #Venere e #Giove! @disinformatico @ufoofinterest
pic.twitter.com/NeHVnjnnI8
— Astronomia Pratica (@AstroPratica) 5 Novembre 2015
Gli elementi utili alla veloce indagine ci sono tutti:
- il luogo di osservazione del fenomeno luminoso: in provincia Verona
- l'orario dell'evento: le ore 4.30 (circa) del 4 novembre 2015
- la direzione verso cui il fenomeno luminoso era osservabile: guardando Vicenza, verso Est.
Il passo successivo è quindi obbligato: verificare attraverso il planetario virtuale Stellarium che cosa la testimone, insieme alla sua famiglia, stava osservando alcune ore prima dell'alba
generando in tutti uno stupore tale da allarmare i quotidiani locali:
Come si può facilmente notare, in direzione Est sono visibili (in verità già da un bel po') Venere, Marte e Giove che prima
dell'alba si presentano particolarmente luminosi e in fase
di congiunzione con la Luna. Osservando infatti una delle foto pubblicate sulla pagina di giornale scansionata, non si può fare a meno di notare che i due presunti UFO si
dispongono nella medesima congiunzione di Venere e Marte. Ecco una prima animazione che mette a confronto la citata foto con la simulazione di Stellarium:
Cercando ulteriori immagini in rete, lo stesso sito de L'Arena ha pubblicato una photogallery con gli scatti inviati dalla
testimone veronese, dove è presente la stessa immagine pubblicata nella pagina di giornale che può essere meglio raffrontata col planetario:
Un'ulteriore sovrapposizione delle immagini aiuta a comprendere definitivamente la natura degli oggetti ritenuti insoliti ed anomali:
Charita la reale natura degli UFO che, per stessa ammissione della testimone, sono andati via via svanendo con le prime luci del mattino (come è logico che fosse), resta da comprendere il motivo per cui la ragazza si è ritenuta protagonista (o vittima) di un fenomeno a suo dire inspiegabile. In questo caso ci vengono in aiuto tanti precedenti dove altri testimoni sono incappati nello stesso errore scambiando pianeti per misteriose entità aliene.
Richiamo quindi alla memoria il caso di Catania, l'UFO di Mara, l'oggetto multicolor di Thiene e - last but not least - la ciambella napoletana rimasta ancora sullo stomaco del CUFOM.
Tutti casi che all'apparenza potevano sembrare misteriosi, ma che una più attenta analisi, basata su poche nozioni di astronomia e fotografia, ha permesso di comprenderne la vera origine checché ne dicano alcuni sedicenti ufologi.