L'avvistamento non è recente, è stato osservato lo scorso anno, la sera del 23 luglio 2018. Il video proviene dalle telecamere di sicurezza a circuito chiuso collocate all'interno di cantiere di Cathedral City (California), reso disponibile solo in questi giorni proprio dalla guardia di sicurezza che l'ha registrato attraverso il monitor della videosorveglianza. Si tratta di Douglas Benefield, un 48enne di Palm Springs che ha conservato il filmato per un anno e mezzo decidendosi poi di rivelarlo attraverso i media, tanto da renderlo virale e condiviso tra alcuni dei principali siti di informazione online sia esteri (The Sun, Daily Mail, Daily Star) che italiani (La Repubblica, Radio 105, Business Insider). Nonostante il breve filmato abbia suscitato clamore, ancora una volta ci troviamo di fronte all'ennesima errata interpretazione di quanto realmente mostrato su uno schermo.
Secondo quanto riportato dai quotidiani che hanno pubblicato e ricondiviso la notizia, queste sono le dichiarazioni rilasciate dal sig. Douglas Benefied:
«Ero seduto lì e all'improvviso ho capito che stava accadendo qualcosa di strano. Ho subito riprodotto il video e non potevo credere ai
miei occhi. Continuavo a guardarlo ancora e ancora.
Lo avevo tenuto nel cassetto, ma dopo aver recentemente ritrovato il video ho deciso che doveva essere condiviso con il
pubblico.»
Francamente, cerco sempre di mettermi nei panni di coloro che ritengono di essere testimoni di un presunto avvistamento UFO, provando quindi a capire quali elementi abbiano indotto la persona a credere di aver visto volare un insolito oggetto. Questa volta, confesso, sono un po' in difficoltà: faccio davvero fatica a comprendere perché ciò che un filmato mostra - in modo chiaro e inequivocabile - viene interpretato per qualcosa di "stravagante", qualcosa di "alieno". Per carità, sarà certamente un mio limite non riuscire a intuire perché quello che risulta essere un puro e semplice lens flare (un riflesso) viene spacciato per un UFO. Ecco di seguito il video condiviso sul canale YouTube de "La Repubblica":
L'effetto è abbastanza comune, in passato ha tratto in inganno tanti altri creando analoghi casi virali. Osservando il video, si nota chiaramente come l'oggetto (il riflesso) abbia
dei movimenti perfettamente speculari con quella che risulta essere la fonte del lens flare, il lampione stradale inquadrato e zoomato nel monitor. Inoltre, la forma del riflesso
richiama palesemente la parte superiore del lampione stesso (ruotato di 180 gradi) costituita da una doppia testa a luci led come nella seguente comparazione: a sinistra il
riflesso del lampione ruotato di 180°, a destra un esempio del citato lampione.
Dalla seguente GIF animata da me prodotta, è possibile intuire in che modo si sviluppa il riflesso del lampione:
Insomma, anche questa volta molto rumore per nulla.